Danni per vacanze rovinate: signora aggredita da un cane
Abbiamo definito in questi giorni un caso che, per la sua dinamica, riteniamo interessante: nell’agosto del 2014 una cliente di Infortunistica Veneta si reca in Austria, in un elegante hotel con spa per trascorrere tre giorni di relax.
Alla signora e al marito viene assegnata una camera matrimoniale con porta finestra che affaccia su un giardino; una volta preso possesso della abitazione i coniugi passano l’intera giornata tra terme e saune e, dopo cena, si ritirano nella propria stanza.
Mentre si stanno rilassando leggendo un libro, penetra improvvisamente nella camera - attraverso la porta finestra che affaccia sul giardino - un cane di grossa taglia.
Immediatamente i coniugi impauriti cercano di mettersi al riparo: il marito fugge in corridoio, mentre la moglie si rifugia in bagno.
Durante la “ fuga”, però, la signora cade procurandosi, fortunatamente, solo alcune escoriazioni, guaribili in alcuni giorni.
Il marito intanto si è precipitato alla reception per richiedere aiuto e immediatamente due inservienti si affrettano verso la camera da dove, però, il cane è già scomparso.
Inizia la ricerca del cane ma- nella stessa struttura - almeno 12 clienti avevano cani al seguito, molti dei quali di grossa taglia.
Per questo motivo - e per la paura provata - gli sfortunati coniugi non sono riusciti ad individuare il cane che aveva cercato di aggredirli.
Nel febbraio di quest’anno la signora si rivolge ad Infortunistica Veneta per ottenere il risarcimento del danno e - esaminata la posizione - notiamo che fortunatamente il danno fisico (poche escoriazioni) e le conseguenti spese mediche erano pressoché nulle.
Dietro richiesta della signora avanziamo comunque richiesta di risarcimento danni alla struttura alberghiera. Ma la struttura risponde di non essere responsabile e che le nostre aspettative risarcitorie dovevano essere indirizzate verso il proprietario dell’animale, per altro assolutamente sconosciuto.
Dopo un duro e poco simpatico scambio di mail, tra l’altro con la difficoltà di esprimerci in una lingua non nostra, siamo riusciti a far comprendere il fondamento delle nostre richieste.
Il fondamento è che il proprietario dell’albergo è responsabile di tutto ciò che accade ai clienti, e quindi deve risarcire il danno, riservandosi un diritto di rivalsa nei confronti di chi ha provocato il danno (in questo caso lo sconosciuto proprietario del cane)
Per comodità la trattativa è stata fatta gestire ad uno studio legale di Brunico e, nel giro di pochi giorni, alla nostra assistita venivano risarcite tutte le poste di danno da noi richieste, in particolare:
- Danno fisico (quantificabile in pochi giorni malattia)
- Rimborso delle spese mediche sostenute (meno di € 100,00)
- Rimborso integrale del costo del soggiorno alberghiero
- Danno morale per le vacanze rovinate