La circolazione di ciclomotori su piste ciclabili: facciamo chiarezza

Stando a quanto afferma il Codice della Strada, sulle piste ciclabili è sempre vietata la circolazione a qualunque tipologia di ciclomotori.

La circolazione di ciclomotori su piste ciclabili: facciamo chiarezzaFin qui nulla di strano, se non per il fatto che, come abbiamo avuto modo di accennare in una guida precedente, anche le biciclette elettriche fanno parte di questa specifica categoria di veicoli: infatti pur avendo l’aspetto di un normale velocipede, la bici elettrica non può assolutamente circolare sulle piste ciclabili, in quanto dotata di un propulsore elettrico che la rende equiparabile agli altri veicoli a due ruote dotati di motore.

Per tale ragione è quindi bene fare attenzione a non utilizzare alcun tipo di ciclomotori all’interno della corsia riservata ai velocipedi, al fine di evitare possibili incidenti e conseguenze gravi per gli utenti in bicicletta.

Tuttavia, nel momento in cui si disabilita la trazione elettrica, il mezzo che prima era considerato appartenente alla categoria dei ciclomotori diviene un normale velocipede, e può quindi circolare tranquillamente all’interno delle normali piste ciclabili ad esse dedicate.

La circolazione di ciclomotori su piste ciclabili: facciamo chiarezzaTra le tipologie di ciclomotori rientrano anche tutti quegli scooter elettrici studiati per favorire il movimento di persone diversamente abili, anziane, o comunque con deficit motori; perciò, sulla base delle medesime ragioni, la circolazione di tali veicoli sulle piste ciclabili è vietata nella maniera più categorica.

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Quando divenni cliente di Infortunistica Veneta ero sul letto di un ospedale: a seguito di un terribile incidente stradale la mia vita era appesa a un filo. A seguito di un forte trauma a una vertebra cervicale e una lesione spinale la mia aspettativa di tornare a camminare era bassissima.

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Mi chiamo Giuseppe, ho 53 anni e mia madre è morta per un’infezione ospedaliera. Nel 2013 aveva 85 anni: un giorno cadde in casa, si ruppe un femore, fu ricoverata in un ospedale della provincia di Bologna e subì quello che può essere considerato un intervento di routine.

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Il vero risarcimento per la morte di mio fratello è stata l’umanita! Un incidente stradale mi ha strappato mio fratello. Sono stati giorni, mesi e anni terribili e oggi, ancora, non riesco a parlarne senza soffrire profondamente per l’ingiustizia terribile per quello che successe.

Pietro

Mi chiamo Pietro Orlando, avevo 63 anni, e finalmente mi stavo godendo la pensione, quando un incidente stradale d’un tratto mi ha cambiato la vita. Una macchina che attraversava il paese nel senso opposto al mio, ha mancato una precedenza e svoltando mi ha colpito in pieno.

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Mi chiamo Fogli Ermanno e sono un cliente riconoscente a Infortunistica Veneta. Avevo 32 anni, ero fermo a uno stop pronto a immettermi sulla Romea, quando come un fulmine che squarcia il cielo mi piombò addosso un camion che aveva perso il controllo.

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